Un magnifico dipinto policromatico, denso di tensioni e brividi provenienti dalle cavità remote del mare e dalle macerie sulla terra.
ARTISTI
Anna Foglietta, voce recitante Francesco Mariozzi, violoncello
testo a cura di Michele Santeramo musiche originali di Francesco Mariozzi
È una storia di malessere, di presa di coscienza di quel malessere, di quella propria personale “peste”.
È la vicenda di una donna che per salvare i suoi due figli dalla guerra del suo Paese decide di fare il viaggio che in molti fanno. Arriva al mare, il Mediterraneo, e la aspetta l’ultimo pezzo di quel viaggio, insieme ai suoi due figli. Ma nel mare dovrà prendere una decisione che le segnerà la vita.
Anche per lei, una storia del Decamerone sarà la guarigione.
RASSEGNA STAMPA
Anna Foglietta affronta con autorevolezza il lavoro di Santeramo fatto di cambi di registro, con la tragedia che incombe inogni momento. Forse il personaggio(se di personaggio si può parlare) in cui l’attrice ha dato il meglio di sé, è proprio il mare, un Nettuno che perde ogni sentimento umano. Una prova complessiva che ha avuto un successo meritato. Michele Manzotti – La Nazione
“Una Guerra” si appropinqua e esplode in una sinestesia di figure, suoni e emozioni. Un magnifico dipinto policromatico, denso di tensioni e brividi provenienti dalle cavità remote del mare e dalle macerie sulla terra. I personaggi di questo racconto non portano un nome, un cognome, né un’età ben precisa. E così il tempo, lo spazio, non subiscono l’onere di essere piegati a un’etichetta singola, perché assumono d’altra parte significati universali e paradigmatici che cercano di rispondere alla volontà di compiere alcune riflessioni sulla vita e le prove che essa pone agli esseri umani procurandogli oppure privandoli della prospettiva di un intervento.
Enrico Esposito – Termopolio.it