Regia / Directed by Giulia Magda Martinez

L’ULTIMO FASCISTA

• Italy/ Italia
• Durata / Lenght: 12’40”
• Project Type/Tipo di progetto: Short/Cortometraggio;
• Writer/Sceneggiatore: Giulia Magda Martinez, Giovanni Dota;
• Photography/Fotografia: Elio Di Pace;
• Editor/Montaggio: Giulia Magda Martinez
• Music/Musica: Andreas Russo;
• Interpreti / Cast: Daniele Mariani, Vincenzo Nemolato, Alberto Paradossi, Giulia Magda Martinez, Andrea Franceschi, Carlo Franceschi;
• Genres/Genere: Comedy/Commedia
• Language/Lingua: Italian/Italiano
• Shooting Format/Formato: Digital mp4

Alice Sabatini, attrice italiana, ex cestista ed ex modella, vincitrice della 76a edizione di Miss Italia 2015, cammina per le strade di Palermo e Bari, due luoghi simbolo di un problema sociale diffuso in tutta Italia: l’abbandono scolastico. Alice, una donna che è riuscita a portare a termine gli studi con grandi sacrifici, nonostante i suoi impegni lavorativi, va alla ricerca delle testimonianze di un fenomeno che mette a rischio il futuro delle giovani generazioni italiane. Sociologi, psicologi, insegnanti e dirigenti scolastici vengono intervistati in contesti diversi dal loro ambiente abituale, per dare quella sensazione di disagio e “fuori contesto” spesso vissuta da giovani che non riescono a integrarsi nell’ambiente che più di ogni altro dovrebbe rendere si sentono a loro agio: la scuola. La voce dei ragazzi accompagna le immagini della vita di quartiere. Le voci non hanno un volto, potrebbero appartenere a chiunque, a qualsiasi giovane che abbia il diritto di crescere, di studiare e di inseguire sogni che non dovrebbero essere solo di carta.

Studying is perhaps the only way to have not only paper dreams. Alice Sabatini, Italian actress, former basketball player and former model, winner at the 76th edition of Miss Italia 2015, walks through the streets in Palermo and Bari, two symbolic places of a social problem widespread throughout Italy: early school leaving. Alice, a woman who managed to complete her studies with great sacrifices, despite her work commitments, goes in search of evidence of a phenomenon that puts the future of Italian young generation at risk. Sociologists, psychologists, teachers and school managers are interviewed in contexts different than their usual environment, to give the feeling of discomfort and “out of context” often experienced by young people who are unable to integrate into the environment that more than any other should make them feel at their ease: the school. The voice of the guys comes along the images of neighborhood life. Voices do not have a face, they could belong to anyone, to any young person who has the right to grow up, to study and to pursue dreams which should be not just paper.